Escapologia Bancaria
di Fausto Cornia
"L'antagonista dei poteri forti"

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"Come disintegrare i debiti da banche e fisco"
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Presentazione del libro
La mia storia
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Leggendo attentamente questa videata, ho riflettuto meglio per capire se la causa della mia precaria situazione economica, fosse proprio da imputare alla pura ignoranza che avevo in materia. Difatti anche io, come la maggior parte degli imprenditori italiani, preso dall’euforia degli anni Novanta del secolo scorso, mi sono ritrovato sovra- indebitato con la mia banca di allora, il Monte dei Paschi di Siena. Senza contare che ero praticamente sommerso da cartelle esattoriali, gestite in quell’epoca dalla Riscossione Tributi, trasformatasi in seguito in Equitalia, che tentai di pagare rateizzando. Successe però, che man mano che passava il tempo, invece di azzerare il mio debito, lo accrebbi, nonostante il mio lavoro procedesse bene e dedicassi particolare attenzione agli sprechi.
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Nel giugno del 1996, purtroppo accadde l’imprevedibile, che sconvolse il mio nucleo familiare: mia moglie fu colta da un ictus e conseguente semiparesi. Per curare e stare vicino alla mia consorte, trascurai il lavoro, danneggiando fortemente la mia situazione finanziaria. La banca, non so come, venne a conoscenza delle mie disavventure e appena venti giorni dopo, decise di revocarmi tutti i fidi, minacciandomi se non fossi rientrato a breve dall’esposizione, pena l’azione giudiziaria. A quel punto, tentai di contattare professionisti in grado di darmi consigli utili per risolvere i miei problemi bancari e fiscali. Scoprii a mie spese che non esistevano specialisti in questo settore. Incondizionatamente, i commercialisti e gli avvocati che contattai si espressero più o meno così: “Ti conviene rateizzare”.
La situazione era talmente delicata e urgente che non rimase altro da fare che arrangiarmi da me. Mi catapultai su internet, e devo dire che già a quei tempi gli istituti di credito, erano considerati dei veri e propri strozzini legalizzati. Molti siti denunciavano le rapine perpetrate dalle banche, che già allora esibivano ai propri clienti debiti “presunti”, sviluppatisi misteriosamente nelle loro stanze invalicabili.
Approfondii principalmente questo aspetto e mi accorsi che spesso le banche sommavano e sommano tutt’ora, interessi e spese di ogni genere senza specificare il calcolo, arrivando ad un saldo negativo del tutto privo di possibilità di verifica da parte del malcapitato. Verificai con mano, che tali manovre erano del tutto illecite. A seguire scoprii l’anatocismo ( interessi su interessi ), addirittura vietato dal nostro codice civile. Stuzzicato da ciò che apprendevo, addentrandomi ulteriormente mi resi conto degli interessi ultra legali, ovvero usurai, banditi dalla legge antiusura 108 del 1996. Per farla breve, eseguendo calcoli approfonditi, il mio debito presunto che indicava la banca, in realtà era “gonfiato” di circa l’80%, quando, secondo le leggi vigenti, avrei dovuto pagare solo il 20%. Studiando attentamente arrivai a comprendere i meccanismi reconditi e le strane operazioni dei colletti bianchi, riuscendo infine a gestire per mio conto il recupero del maltolto.
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La mia rivincita
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Era giunto il momento della “resa dei conti”. Fino a quel momento, avevo giocato una partita contro la banca senza sapere le regole del gioco: come sedersi a un tavolo di pokeristi e non conoscere le carte. Come gran parte degli italiani ero in balia della mia ignoranza. Dovevo tirare fuori gli attributi per verificare e contrattaccare e tentare di pareggiare i soprusi. In caso contrario, la mia società sarebbe fallita e con lei anche tutti i miei progetti, presenti e futuri.
Dopo aver pagato sulla mia pelle, decisi di “rendere la pariglia” alle banche e ad Equitalia. Non affrontai il Golia a mani nude, creando primariamente un’associazione di consumatori, nella quale, tutt’ora, svolgo il ruolo di presidente. A seguire, costituii una società, specializzata nel “risarcimento danni” nei confronti delle banche. Per concludere il cerchio, attrezzai una terza società competente nella “riabilitazione dei soggetti indebitati”. Candidamente, ma non troppo, confesso che mi sono levato tutti i sassolini dalle scarpe e da tempo, sto aiutando gli altri a farlo.
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Voglio lanciare un messaggio a tutti coloro che “non dormono” a causa di debiti contratti con le banche e con l’italico fisco. Bisogna avere l’audacia di verificare il proprio debito e di pagare il giusto, liberandovi mentalmente e praticamente dei falsi debiti, sconfiggendo una volta per tutto l’ignoranza. Occorre conoscere le regole del gioco per affrontare una partita alla pari, magari affiancati da un escapologo bancario.

Il mio nome è Fausto Cornia ed ho 55 anni. Sono felicemente sposato e padre di due figli, maschio e femmina, ormai adulti.
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La mia esperienza
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Come professione, posso affermare di essere un perfetto “EX”. Esattamente sono un ex imprenditore “ fesso”, nonché un ex imprenditore timoroso di agire, un ex imprenditore di “insuccesso” e soprattutto sono un “EX IMPRENDITORE IGNORANTE” in materia bancaria.
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Cosa faccio
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Oggi finalmente, dopo tanti “diploma da ex”, mi sono specializzato in un settore innovativo, ancora non presente sul mercato, essendomi trasformato di fatto come ESCAPOLOGO BANCARIO.
Sono il primo professionista in Italia capace di liberarvi dalle catene e dalle oppressioni delle banche, delle finanziarie e di Equitalia.
In sostanza, ho messo in pratica i consigli ed i proverbi di mio nonno, un uomo analfabeta scolasticamente, ma saggio delle faccende della vita, che mi diceva sempre: “Ricordati che l’ignoranza è peggio della delinquenza”. A quei tempi, non riuscivo ad interpretare il suo messaggio. Cosa che puntualmente accadde alcuni anni dopo.
Di recente, ho digitato su wikipedia la parola “ignorante”. Sapete, tra l’altro, cosa dice?
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che nega una o più verità, né ha alcuna opinione plausibile in merito;
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che non presta attenzione né è interessato a quanto risulta vero;
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che non ascolta qualcuno che potrebbe essere “utile” per comprendere qualcosa.